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Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12113/35286
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dc.contributor.authorVanvitelli, Luigi
dc.contributor.authorFogliani Sforza d'Aragona, Giovanni
dc.contributor.authorCaputo, Agostino
dc.contributor.authorVanvitelli, Carlo
dc.date.accessioned2023-11-23T10:52:01Z
dc.date.available2023-11-23T10:52:01Z
dc.date.created1752-1766
dc.identifier.otherCNMD0000274685
dc.identifier.other0000195671
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/20.500.12113/35286
dc.descriptionCartaceo; 1752-1766 data desumibile; cc. 60;
dc.formatmm 310 x 220 (c. 1), mm 275 x 190 (c. 41)
dc.language.isoit
dc.titleNapoli, Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III, Nazionale, ms._XV.A.9 bis/2 (Carte Luigi Vanvitelli)
dc.typeManuscript
dc.rights.licenseTutti i diritti riservati - Biblioteca Nazionale di Napoli
dc.identifier.shelfmarkms._XV.A.9 bis/2
dc.identifier.inventorynumberMS1237946
dc.source.contentVanvitelli va nell'arazzeria di alto liccio, diretta da Pietro Duranti, e osserva il fregio rinnovato dal pittore ornamentista Giuseppe Bracci. (c. 1r) Comunica al cavalier Neroni che le 24 colonne massime delle due facciate della reggia di Caserta saranno di pietra di S. Jorio e non di Mondragone, avendo il re annuito a questa sua proposta avanzata lo scorso novembre. (cc. 21rv) Secondo l'istrumento rogato il 7 agosto 1763 Antonio del Medico deve dornire 1727 carrette di marmi occorrenti nella real cappella di Caserta. Finora ne sono arrivate circa 600 (cc. 23r) Relazione di Vanvitelli sulle note rimessegli dal cav. Neroni circa i lavori al traforo di monte Longano e all'acquedotto (cc. 25r-28v) Sollecita la copertura dello scalone della reggia di Caserta prima che cadano le piogge autunnali (cc. 29r-30v) Valuta 700 ducati "Il Gladiatore" e 500 "La Flora" scolpiti da Tommaso Solari, ambedue copiati dalle statue greche della più perfetta maniera. (c. 33rv) Valuta 425 ducati "L'Apollonio" scolpito dal Solari (c. 34r) Valuta 1000 ducati le due statue scolpite da Andrea Violani e provenienti dalli modelli di M. Le Gros, raffiguranti Apollo e Marsia. (c. 35r) Su proposta avanzara da Vanvitelli il 19 ottobre 1753 S.M. Carlo di Borbone fa risoluto di ammettere a tavagliare sotto la direzione dello stesso Vanvitelli, lo scuoltore Andrea Violani nella reggia di Caserta e nelle reali delizie (c. 35bis r) Vanvitelli insiste sulla più urgente copertura del tetto della reggia di Caserta (cc. 36rv) Boccia la candidatura di Antonio Maria Nucci e Giacomo Genistrelli per l'opera di mattoni in due stanze di mezzanini nella reggia di Caserta osservando che "quando gli inesperti ricorrenti averanno imparato altrove, fuori dal palazzo del Re quel mestiere che ora non sanno, dopo alquanti anni di prattica puotranno essere ammessi alla concorrenza di far mattoni tagliati, rotati, lavorati a spina, ben commessi, a confronto dell'esperto e raro in tal'arte M.ro Carlo de Rossi che attualmente travaglia a farne nelli quarti nobili dei Capi di Corte e Segretario di Stato (cc. 37r-38r) Autorità del capomastro ebanista Antonio Ross (Rossi) nei lavori della reggia di Caserta. (c. 2r) Nota di tutte le piante d'olmo che a spese della Real Corte si ritrovano piantate nelle quattro linee delli Viali che principiano in poca distanza dal Nuovo Real Palazzo di Caserta e terminano nelle vicinanze della Taverna delle foglie, ecc. (c. 39rv) Riferisce al Cav. Neroni sulla nota degli olmi redatta dall'agrimensore Antonio Tartaglione e dal vignaiolo Giuseppe Lando (c. 40rv) Chiarisce un equivoco al Cav. Neroni: alcune partite di piperno sono state considerate di marmo di Carrara "della quale materia soltanto le statue e li balaustri essere dovranno" (c. 41r) Si devono trasportare a Caserta i pezzi delle colonne di Sicilia e due pezzi di pietra rossa delle cave del principe di S. Nicandro depositati nella darsena di Napoli (c. 42r) Scelta delle migliori pietre farnesiane da impiegarsi nella real fabbrica di Caserta. Scelta affidata al direttore degli scalpellini Filippo Retrosi (c. 43rv) Pietre antiche venute da Pozzuoli e da Roma per la R. Fabbrica di Caserta (c. 44r-45v) Quattro pezzi di marmo greco della diruta chiesa di Cannola (il vecchio seminario) saranno ben osservati prima di essere trasportati a Caserta (c. 46rv) Suo figlio Carlo e Francesco Collecini riferiscono che i muri esterni del Casino del Belvedere sono lesionati, vi crescono fili ed erba e che quindi conviene rifabbricare le pareti prima di rifare il tetto (cc. 47r-48v) Chiede il rimborso per le spese sostenute per i "cavalli di posta" nei suoi sopralluoghi nel triangolo Caserta-Napoli-Portici (cc. 49r-57r) Autorità del capomastro muratore Pietro Bernasconi nei lavori della reggia di Caserta. (c. 3rv) Dispaccio del Marchese Fogliani sulla costruzione dello stradone che porta da Napoli a Caserta. (cc. 4r-5v) Tre relazioni dell'Ing. Camerale Agostino Caputo sul preventivo di spese occorrenti alla pavimentazione del Real Cammino e cioè la strada Napoli-Caserta per Caivano e S. Nicola La Strada. (cc. 6r-10r) Chiede al Ministro Tanucci il rimborso spese di poste e postiglioni per viaggi fatti nell'aprile 1761 (cc. 12r-13v) Valuta duc 440 la statua Venere uscita dal bagno dello scultore Tommaso Solari. (cc. 14r-16v) Carlo Vanvitelli supplica il re di accordargli ancora il soldo di duc. 17 il mese assegnatogli dall'Intendenza di Caserta come ingegnere volontario fin dal 1764, pur godendo il soldo di dic. 5 il mese come tenente di fanteria (cc. 17r-18r)
dc.relation.otherlinkshttps://manus.iccu.sbn.it/cnmd/0000274685
item.languageiso639-1it
item.openairetypeManuscript
item.cerifentitytypePublications
item.fulltextWith Fulltext
item.openairecristypehttp://purl.org/coar/resource_type/c_18cf
item.grantfulltextopen
Appears in Collections:Carte Luigi Vanvitelli
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