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Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/20.500.12113/35294
DC FieldValue
dc.contributor.authorVanvitelli, Luigi
dc.contributor.authorNeroni, Lorenzo Maria
dc.contributor.authorRetrosi, Filippo
dc.contributor.authorBernasconi, Pietro
dc.contributor.authorCollecini, Francesco
dc.date.accessioned2023-11-23T15:39:04Z
dc.date.available2023-11-23T15:39:04Z
dc.date.created1752-1768
dc.identifier.otherCNMD0000274682
dc.identifier.other0000195668
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/20.500.12113/35294
dc.descriptionManoscritto cartaceo; Carte sciolte; 1752-1768 data desumibile; cc. 139;
dc.formatmm 308 x 210 (c. 1), mm 270 x 197 (c. 11)
dc.language.isoit
dc.titleNapoli, Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III, Nazionale, ms._XV.A.9/4 (Carte Luigi Vanvitelli)
dc.typeManuscript
dc.rights.licenseTutti i diritti riservati - Biblioteca Nazionale di Napoli
dc.identifier.shelfmarkms._XV.A.9/4
dc.identifier.inventorynumberMS1237943
dc.source.contentRisposta al cavalier Nerone sul dispaccio di Sua Maestà che egli ricevette per il [ ] Martone pubblico negoziante di Napoli (cc. 1r-2v) Nota del denaro che si deve spendere ed impiegare in ogni mese, secondo i commandi di Sua Eccellenza il Signor Cavaliere Neroni intendente di questa Reali Fabrica di Caserta sopra i lavori della pietra travertina, scavo e trasportodella medesima. (cc. 26r-28r) Lettera di L. V. a Neroni sul lavoro degli scalpellini (c. 30r) Descizione dello stato delle Reali Fabriche di Caserta adì 29 novembre 1759 (cc. 31r-32v) Lettere relative al partitario Filippo Retrosi sull'appalto della pietra scalpellina (cc. 33r-42r) Lettera di Neroni a L. V. (in licenza a Rome col permesso del re) per informarlo della rimozione del fiscale. (c. 45r) Risposta di L. V. a Neroni (c. 47rv) Sospesa la fornitura dei marmi di Carrara, L.V. chiede a Neroni o di sollecitarne la provvista o di autorizzarlo a fare in stucco quegli ornamenti occorrenti. (c. 49rv) Tanucci per i marmi di Carrara (c. 50r) Lettera di L. V. a Neroni sul rifornimento di ferro in arrivo da Follonica (cc. 51r-52r) Vanvitelli deve recarsi nel porto di Napoli per vedere una barca che trasporta marmo bianco di S. Giorgio in Corigliano (c. 53r) Lettera di L. V. al Cav. Neroni (?) in cui riconferma la sua fiducia alla scalpellino Retrosi oggetto di "continua vessazione prodotta da alcuni mal intenzionati ma protetti operai, fomentata quindi da tal'altri" (cc. 3r-4v) Morte di Pietro Bernasconi capo mastro muratore (cc. 54r-55v) Parere di Vanvitelli sulla supplica firmata dal maestro scalpellino Domenico Giovannini, desideroso di restare a Roma fino al completo ristabilimento della sua salute (cc. 56r-57v) Lettera di L. V. a Tanucci sul legname acquistato dal carpentiere del Re in Caserta mastro Antonio Ross (c. 58r) Attende l'arrivo di alcuni pezzi di breccia rossa per terminare il vestibolo il vestibolo superiore della reggia di Caserta (c. 60rv) Lettera di L. V. a Neroni sulla chiesa di S. Agostino a Caserta (cc. 61rv) Relazioe delle fabriche 20 maggio 1769 (c. 63r-64v) Relazione delle fabriche adì 4 maggio 1766 (cc. 65r-66v) Lettera di L. V. a Neroni sulla porta dell'Ospedale di Casa Nova (c. 67rv) Lettera di L. V. a Neroni che gli ha ordinato lo sgombero dalle stanze una volta abitate dal marchese Fogliani a Caserta (c. 69r) Lettera di L. V. a Neroni circa l'esposto anvanzato dal capomastro Retrosi (c. 70r) Lettera di Pietro Bernasconi a L. V. (cc. 5r-6v) Lettera di L. V. a Neroni sul legname da impiegarsi nel tetto della reggia di Caserta e sui campioni di tegoloni, canali e pianelle da farsi dai fornaciari di Caserta (c. 72rv) Autografo vanvitelliano senza testa e senza coda in cui si fa menzione del tempio di Giove e della badia di S. Pietro, a Caserta, "nella quale si vedono reliquie di Egitto, capitelli di marmo", ecc. (c. 73rv) Sulle pietre di Casalnuovo di Puglia da impiegarsi per i balaustri dello scalone della reggia di Caserta (cc. 75r-77r) Per l'acquedotto da misurarsi da Carlo Vanvitelli dal luogo detto "le Moline di S. Benedetto" in avanti (cc. 79r-89v) Stato presente delle acque di S. Martino, Panarano e Cervinara osservate ne' giorni di venerdì, sabato e domenica; 18. 19. 20. del corrente agosto 1752 (cc. 90r-93r) Relazione dello stato presente delle acque di Cervinara, S. Martino, Pandarano ed altri luoghi osservate nel dì 12 e 13 e 14 settembre 1752 (cc. 94r-95r) Misurazione delle acque di Carmignano (cc. 96r-99r) Processo originale tra il Duca e la Duchessa di S. Agata contro il Magnifico Alessandro Ciminello (c. 100r) Vanvitelli studia le cause che portarono alla "slamatura" della montagna di Longano, avvenuta in giugno 1763 e che produsse lesioni all'Acquedotto Reale (cc. 102r-103v) Misure di soglie (c. 104r) Nota dei prezzi delle sottoscritte mercanzie (cc. 7r) Misura dell'acqua data a ponte di Coro (c. 106r) Lettera di Stefano di Paula a Michelangelo Porzio sulla livellazione delle acque nel tenimento di Durazzano (c. 108rv) Rappresentanza per evitare li futuri disordine del comando nella Real fabrica. 25 ottobre 1766 (cc. 110r-112v) Livellazione delle due sorgenti di Giove e Fontanelle (c. 113r-114v) Vanvitelli intende costruire un regolatore al monte di Coro e promette di riportare le acque al monte di Coro dopo averle usate per la cascata e le fontane di Caserta (c. 115rv) Circa il pagamento delle giornate agli operai addetti alla costruzione dell'Acquedotto di S. Agata dei Goti (c. 116rv) Sullo stesso argomento interviene L. V. come Architetto di Corte e Direttore Generale delle Reali Fabbriche. (c. 117rv) Scandaglio della prova fatta in tagliare due pezzi di monte S. Nicola la Strada, quale serve per vedere quanto costa una cantara di fabbrica della pietra di detto monte. (cc. 118r-119r) Terminata l'edificazione degli archi nella Valle di Maddaloni tra i monti Tifata, apposte anvhe le due iscrizioni dettate dal Mazzocchi occorre costruire un altro ponte o arcate nella valle di Durazzaano per il passaggio dell'Acquedotto Carlino (cc. 120r-121r) Francesco Collacini informa L. V. di aver presentato al Cav. Neroni una relazione sull'Acquedotto Carolino "di cui s'era saputo il successo" (c. 122r) Lettera di L. V. al Cav. Neroni circa una richiesta avanzata dal partitario Benedetto Belli (c. 9r) L. V. comunica al ministro Tanucci che suo figlio Carlo sta eseguendo una minuziosa perizia dell'acquedotto al monte di Longano e che avendovi trovato qualche piccolo difetto in due luoghi, il lavoro sarà protratto ancora per qualche mese. (c. 124r) Vanvitelli col Cav. Neroni ispeziona i lavori di livellazione di Airola e l'incipiente fondazione degli archi nella valle di Maddaloni. (cc. 126r-127r) Monte Longano. Cavalier Neroni e mia risposta (cc. 128r-129v) Il Cav. Lorenzo Neroni sente dire che Vanvitelli, per riparare il danno causato in giugno dalla dirotta pioggia sia ricorso alla costruzione di barbacani, la cui spesa ascenderebbe a circa 80.000 ducati. (cc. 130rv) Frammento di lettera del 1. settembre 1760 (cc. 132r) Spesa occorsa nel 1762 per l'acqua fluita al Garzano (c. 134r) Riparazioni che si fanno verso S. Agata dei Goti all'Acquedotto Carolino a seguito della "gran slamatura del monte di Longano" (cc. 135r-136v) Perizia condotta da L. V. nel casale di Toro per i danni prodotti all'Acquedotto Reale. (cc. 137r-138r) Lettera di L. V. a S. E. Antonio del Rio circa la successione ad un posto di scritturale richiesta da un certo Gaetano Nocera. (c. 10rv) Vanvitelli ha riconosciuto nella darsena le pietre tagliata dalla Cava di S. Caterina in Longone. (cc. 11r-13v) Nota di quelli operaii che devono essere ammessi al travaglio di scalpello (cc. 14r-18v) Lettera di Neroni a L. V. circa una offerta di ribasso fatta da Sabbato e Pasquale Conforto ed altri pipernieri napoletani sui lavori di pietre scarpelline per uso del R. palazzo di Caserta. (cc. 19r-24r)
dc.relation.otherlinkshttps://manus.iccu.sbn.it/cnmd/0000274682
item.languageiso639-1it
item.openairetypeManuscript
item.cerifentitytypePublications
item.fulltextWith Fulltext
item.openairecristypehttp://purl.org/coar/resource_type/c_18cf
item.grantfulltextopen
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